PRANAYAMA

Il Prana ( l'energia vitale) obbedisce al pensiero, in altre parole, la concentrazione permette d'assorbire una maggiore quantità di Prana. 

In tutte i percorsi  di ricerca spirituale il respiro riveste un ruolo centrale dal quale non si può prescindere pena l'insuccesso nel compimento dell'opera.

 

La scienza yogica del respiro è chiamata Pranayama. Pranayama è il controllo (Yama) dell'energia della vita (Prana) attraverso esercizi di respirazione.

 

Il Kundalini Yoga dispone di una vasta quantità di tecniche di respirazione. Il respiro, il suo ritmo e la sua profondità si relazionano ai differenti stati di salute, di consapevolezza e di emozioni.

 

La respirazione è la funzione che assicura al sangue ed a tutti i tessuti dell'organismo, l'apporto di ossigeno che è di vitale importanza per il loro metabolismo.

 

Spesso, purtroppo, i ritmi frenetici ai quali siamo quotidianamente sottoposti, così come tensioni, ansie, preoccupazioni, paure e stress, possono alterare fortemente il ritmo naturale del nostro respiro, non riuscendo più a respirare correttamente. La respirazione è alla base di moltissime tecniche "antistress".

 

Controllando il proprio respiro, si migliora infatti la circolazione del sangue e tutto il corpo ne ottiene grande giovamento. Si rafforza il sistema immunitario,  la pelle e i tessuti invecchiano più lentamente. Si favorisce il buon funzionamento del sistema linfatico, si rilassa il sistema nervoso, si garantisce una ottimale ossigenazione del cervello e di tutte le cellule, si stimola l'appetito, si facilita la digestione e si migliora sensibilmente anche la qualità del sonno. Inoltre si ottiene anche una funzione antidolorifica, vedi per esempio durante il parto.

 

Notevoli sono anche i benefici in termini di qualità della vita. Rilassando il sistema nervoso, si acquisisce infatti grande tranquillità interiore: ci si sente più sicuri, e si riescono a gestire meglio le emozioni del quotidiano.

 

L'universo intero è impregnato di rito, e la nostra vita è costruita sui riti cosmici. Le nostre attività organiche in particolare lavorano ritmicamente, e i ritmi respiratorio e cardiaco subordinano tutti gli altri. Rallentando o accelerando volontariamente la respirazione , possiamo influenzare  l'andatura di funzionaneto dell'intero organismo con profonde ripercussioni sulla nostra vitalità. Gli Yogi raccomandano di respirare come se alla nascita ci fosse stato assegnato un numero contato di respirazioni per l'intera vita. Se davvero così fosse, faremmo attenzione a respirare lentamente e profondamente per prolungarci la vita (tratto da Perfeziona lo Yoga di A.V. Lysebeth).

 

Nella vecchiaia, la funzione respiratoria decresce a causa della contrazione degli alveoli polmonari, i quali assorbono meno ossigeno. Il Pranayama aiuta a normalizzarne la grandezza e fa circolare i glouli rossi in tutte le parti del corpo, infondendovi vita e vigore. Grazie a questa pratica, anche le persone anziane possono ritardare il processo di senenza ( tratto da Teoria e Pratica del Pranayma di B.K.S.Iyengar )

E' l'espirazione a condizionare la fase di inspirazione, e non il contrario.

 

 

 

 

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